mercoledì 12 febbraio 2020

L’école est un test

Tu, allievo, sei spesso apatico, poco stimolato e poco stimolante per colpa mia o perché naturalmente incline all’inerzia, o perché la tua famiglia è tutto fuorché una famiglia. 
Penso sia importante farti capire che la scuola è un banco di prova, un’occasione prima di partire per la vita. 

Il francese lo abbandonerai quasi certamente, magari scienze non sarà nel tuo percorso e inglese non sarà il tuo must, tuttavia la scuola ti aiuta alla vita.

non ci credi? 

Quando dici « Eh lo porto la prossima volta! »...
Portare a termine il lavoro nei termini: a scuola subisci un rimprovero, una nota, un voto negativo e puoi recuperare perché il tuo prof ti dà una seconda chance ma nella vita vera puoi rischiare il licenziamento, causare danni a te e ad altri e, spesso, le seconde chance non ci sono. 

Quando dici « Eh non lo sapevo... » ...
Il rispetto delle consegne: a scuola, se non prepari, studi o dici tutto o in parte ciò che la consegna richiede, danneggi te stesso o il gruppo con cui lavori. Nella vita rischi il lavoro e non ti crei una buona reputazione nella società.

Quando dici «no, non con lui! Lo posso fare da solo? »...
Collaborazione: nella vita non interagirai solo con persone affini e simpatiche ma anche con persone molto diverse da te nel modo di pensare e agire. E dovrai farlo! Quindi, quando lavori in coppia o in gruppo, impara a dialogare e a trovare un compromesso.  

Quando dici « Che palle! »...
Resistenza: quante cose gli adulti devono fare anche se non piacciono? Nel lavoro capita spesso e a casa, pure. Ma essere adulti è anche questo. Diffida da quei genitori che ti dicono « puoi fare ciò che preferisci» perché la vita non è sempre così. Abituati, invece, da subito a sopportare, a resistere, al sacrificio, sennò  crescerai « molle » e, al primo ostacolo, cadrai.

Quando dici « Domani mia mamma viene a colloquio »...
Responsabilità: impara da subito ad assumerti la responsabilità delle tue azioni. Mamma non sarà sempre con te per proteggerti, scusarti, giustificarti. Lei, lo fa in buona fede, non biasimarla. Ma ricorda che i problemi non si risolvono rimanendo a casa simulando malattie fantasma o posticipandoli. Li si affronta, insieme, perché l’insegnante non è CONTRO di te ma CON  te. Anche se non lo pensi, a volte.

Ma allora, il prof cosa fa? Il prof ti guida, ti punisce, ti premia, si arrabbia, ti sorride e ti ama. E la vita? Idem. 

Il tuo prof.